12/03/2007


Intervento: permanenza della Banca d'Italia a Macerata

Consiglio Provinciale di Macerata 12/03/2007

Ordine del Giorno presentato da Blarasin li 08/02/2007

Oggetto: Permanenza della Banca d’Italia a Macerata

 

Punto irrinunciabile e caratterizzante questo ordine del giorno è che la filiale di Macerata della Banca d’Italia, che è una realtà periferica di una prestigiosa Istituzione, rimanga aperta e che non vi sia un accorpamento Regionale.

Non si tratta, invece, di entrare nel merito delle politiche ordinarie di risparmio e di ristrutturazione che ogni Ente, compresa la Banca d’Italia, può declinare.

La permanenza della filiale provinciale della Banca d’Italia è importante perché se si seguisse la rotta del piano presentato dal Governatore Draghi dal territorio sparirebbe una realtà che oltre a fungere da osservatorio economico provinciale fornisce numerosi servizi completamente gratuiti e di elevata rilevanza che la Banca d’Italia eroga alla cittadinanza. Ad esempio: derime le controversie tra le banche e la clientela; mette a disposizione gratuitamente del cittadino/utente la possibilità di rilevare le proprie posizioni di esposizione verso il sistema bancario offrendogli la possibilità di meglio tutelarsi. In generale la Banca d’Italia tutela il cittadino che , nei confronti delle Banche, è considerato contraente debole.

Nella riforma delle Authority la legge ha attribuito alla Banca d’Italia, oltre che la vigilanza sulle Banche che ha sempre avuto, anche  la vigilanza sull’antiriciclaggio.

Quasi tutti i comuni capoluogo di provincia, compreso il Comune di Macerata, le province, le regioni si sono espressi, attraverso ordini del giorno e mozioni, contro la chiusura delle filiali provinciali. Ci aspettiamo che anche l’UPI prenda una netta posizione contro una decisione che mascherata da motivi di ristrutturazione o di maggiore efficienza, nasconde invece un ridimensionamento dell’Istituzione Banca Italia.

Sorprende l’ordine del giorno presentato dai capi gruppo di maggioranza perché è assolutamente non chiaro e può essere letto come favorevole ad una chiusura delle filiali purché questa venga effettuata con il sistema della concertazione, purché venga mantenuta elevata la qualità dei servizi resi . Ma anche quest’ultimo aspetto appare impraticabile se pensiamo che, per esempio, per avere una centrale dei rischi un cittadino di Mogliano deve recarsi in Ancona.

Mentre il nostro o.d.g. è chiarissimo sulla richiesta al Consiglio Provinciale ed alla Giunta di intraprendere tutte le iniziative volte alla permanenza della filiale della Banca d’Italia a Macerata, non è altrettanto chiaro l’o.d.g. presentato dal centro sinistra.

Infatti l’o.d.g. della maggioranza al primo punto del deliberato auspica che “i provvedimenti assunti per concentrare l’articolazione periferica della Banca a livello regionale delle Marche, tengano conto delle ragioni espresse dai sindacati, sia per la difesa che per il potenziamento offerti dalle sedi della Banca d’Italia”. Questo è una contraddizione che non tutela la permanenza sul territorio delle filiali di Banca Italia, anzi, dà già come acquisito l’accentramento su Ancona.

Il secondo punto del deliberato, in cui si auspica che non si perda questa prestigiosa istituzione nel rispetto del piano presentato dal Governatore Draghi, è assolutamente antitetico perché se venisse rispettato il piano del Governatore le filiali provinciali verrebbero distolte e perderemmo la Filiale di Banca Italia a Macerata.

Pertanto, non fa bene alla comunità ed al territorio maceratese giocare con le parole su questi temi così importanti ed il Consiglio Provinciale deve dare dimostrazione di chiarezza e di determinazione nel tutelare le Istituzioni nelle sue diramazioni provinciali.

Noi proponiamo al Consiglio e alla Giunta di intraprendere tutte le iniziative presso le opportune sedi politiche ed istituzionali indispensabili per la permanenza della filiale della Banca d’Italia a Macerata.

 

Andrea Blarasin

Inserito da Andrea Blarasin




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